Tortino alla salsiccia per la notte bianca di Bologna
Faccio tappa a Bologna, vecchia signora dai fianchi un po’ molli.
Questa notte profuma di bianco e rosso: gallerie d’arte aperte fino a mezzanotte e vino a oltranza nei pub.
Sulla scia d’ispirazione indotta da MasterChef, io e Biùti ci improvvisiamo cuochi (io, che lui è già peggio di Cracco – carattere incluso).
Dopo la fantastica e inaspettata riuscita dei tortelloni bolognesi, la sfida di oggi sarà… il tortino alla salsiccia!
Ingredienti
- 1 rotolo di pasta per la pizza
- 2 etti di salsiccia o carne macinata
- 3 carote
- 6 pomodori
- 3 cucchiai di passata di pomodoro
- mezza cipolla
- besciamella
- 1 uovo
- burro
Preparazione del tortino alla salsiccia
Intanto c’è un rigore per la Lazio, che Candreva mette a segno senza problemi alle spalle di uno Storari appena tirato fuori a forza da sotto le coperte.
Ma torniamo su questo schermo.
Prendete tre pirottini (ho scoperto che questa parola fantastica esiste sul serio) e passate un po’ di burro all’interno per far sì che la pasta non si incolli.
Stendete un po’ la pasta per la pizza con un matterello e poi adagiatela sui pirottini adattandola ai bordi.
Fate soffriggere la cipolla, metteteci dentro la salsiccia sbriciolata e poi aggiungeteci la passata di pomodoro.
In un’altra padella scaldate un po’ di olio e metteteci le carote tagliate a rondelle sottilissime (-issime, e guai a lamentarsi). Copritele con un coperchio e fatele saltare ogni tanto. Quando saranno quasi pronte, aggiungeteci i pomodori fatti a pezzettini.
Scaldate la besciamella (o fatevela voi se siete pignoli come mio fratello).
Quando tutto è pronto, mettete tutto nei pirottini nell’ordine salsiccia – carote – besciamella.
Poi richiudete con la pasta avanzata stando attenti a togliere quella in eccesso in modo da avere un unico strato non troppo spesso.
Alla fine della fiera, sbattete un uovo (bianco&rosso all together) e spalmate la parte superiore dei tortini in modo che non si brucino.
A questo punto, mettete tutto nel forno preriscaldato (ah, non l’avevo detto?) a 200° per un tempo X che non è dato sapere (a domanda, il Craccofratello ha risposto “lo vedi quando è pronto, no?”).
Poi ho contato ed erano 25 minuti però la pasta era un po’ gingommosa. Che non so se voglia dire troppo cotta o troppo cruda. Io opto per usare la sfoglia la prossima volta. Ma il Maestro mi rimette al mio posto con un “è troppo sottile”. E punto, fine delle mie intuizioni creative ai fornelli.
E grazie ai tortini alla salsiccia e a MasterChef, abbiamo mangiato anche oggi!
Saggezza post-esperimento: “le migliori cose sono nate da errori“. “Anche io“.