Siate marinai finché il mare vi libererà
E ritorno a solcare il mare di notte, mentre lo scafo scivola silenzioso e si allontana dalla costa illuminata, lasciando il tempo agli occhi di abituarsi a vedere il buio.
Il silenzio intorno concentra l’attenzione sul rumore che ho dentro e mi chiedo come sia possibile che gli altri non lo sentano.
La notte è fatta per i sogni, anche quando siamo svegli.
Di notte esce la parte cattiva e quella innocente, che forse sono la stessa. E non devi più socchiudere gli occhi per uscire allo scoperto.
Non importa quante persone ci siano a bordo: la notte diventa il momento in cui sei solo al mondo, lontano da tutto. E per questo, vicinissimo a te stesso.
E la tua presenza ti coglie di sorpresa, perché all’improvviso il mondo intorno cessa di far rumore.
Ti accorgi quasi che non eri morto, solo addormentato.
Non sai dove stai andando, ma nella solitudine è più facile ascoltarsi e nell’oscurità tutto è più chiaro perché gli occhi non hanno distrazioni esterne e si soffermano a guardare dentro.
Dicono che viaggiamo per ritrovarci. ma se non ci siamo mai perduti, non troveremo nulla.
Il mare ha qualcosa che sulla terra non esiste e che provo tutte le volte che spiego le vele al vento.
Mentre lui mi spiega quello che ho dentro, onda dopo onda.
E mi sussurra senza dirmelo il motivo per cui esisto.
COMPLIMENTI…acute riflessioni
nuccio currao
once more gs46.3
la solitudine che si ha in mare aiuta molto a sviluppare i pensieri in profondità.