La traversata atlantica in barca a vela
Lunedì 17 dicembre h 10:00, adiós Las Palmas de Gran Canaria. La traversata atlantica in barca a vela: inizia la grande avventura!
Come si dice in francese il coso per mangiare la Nutella?
cuillère.
No, il cucchiaio piccolo.
Seee, per la Nutella ci vuole quello grande.
“una mano per la barca e una per te.”
I will leave.
Tre settimane di terapia intensiva con uno pseudo psicologo toro ascendente scorpione: il mio Caronte per il contrappasso.
Quelli sono pesci volanti, saltano perché stanno scappando dai predatori.
eh, beati loro che possono scappare.
“capitain, prima che ti incazzi: il vento è cambiato mentre dormivi. ho fatto di testa mia e ho corretto la rotta senza permesso.
Tanto o ti incazzi perché non ti ho svegliato o perché ho cambiato le impostazioni.”
“Hai fatto tutto giusto ma la cosa non mi sorprende. Hai preso una decisione, quindi da ora sei il mio secondo.”
Quando ci siamo inventati il fuso orario di Tamala.
Brassens due volte al giorno dopo i pasti.
“what is freedom, not where.”
Freedom is not to be alone, is to be indipendent.
Bri, la putain de merd, mi hai detto che è entrata acqua, non che si è allagata la camera!
ma era per riprodurre l’habitat esterno…
lo stesso incubo dopo mesi. e anni.
spiegare ai francesi che se Lapalisse n’était pas mort, il ferait encore envie.
quanti spaghetti ci sono tra Cassiopea e Orione?
Brì, quella costellazione è la Croce del Sud.
Bang.
In questi tre anni hai trovato tutte le risposte. ora devi solo fare la domanda giusta.
Guccini, tana libera tutti.
“devi scegliere tra vivere e capire.”
Dopo una settimana in mezzo all’Oceano Atlantico sono entrata nella fase “Robinson Crusoe” e ho iniziato a disegnare le arance facendone tanti piccoli Wilson. una settimana ancora e sarei passata al livello Shining “il mattino ha l’oro in bocca”.
Le onde alte 3 metri la notte di Natale: altro giro, altra corsa sul Tamalà.
“Ne peut pas dormir, Je l’aime à mourir.”
Tutte le secchiate d’acqua che mi sono beccata. dal Capitano, mica dalle onde.
“E ora viaggi, vivi, ridi o sei perduta col tuo ordine discreto dentro al cuore? ma dov’è il tuo amore? dov’è finito il tuo amore?”
Ma’, volevo fare il marinaio e invece ho imparato a cucire e fare ravioli, tortellini e besciamella.
Poisson, poisson: il primo dorado.
Il secondo, il terzo. Il quarto, il quinto, il sesto.
William, please, puoi pescare una mucca gigante o una porzione di patatine fritte?
la cucina troppo austriaca o troppo tedesca o troppo spagnola ma mai abbastanza francese.
Quand je pens a Brì je bande aussi.
La notte a 35 nodi che è entrata acqua ovunque e ci siamo ritrovati tutti insieme nel pozzetto.
“se il pilota automatico va in standby, piangi che arrivo. buonanotte.”
come on, it’s a joke… no?!?
AAAAAAAAAAAAAAAAA: ritrovarsi il timone tra le mani nella notte di burrasca.
Generale dietro la collina che ormai la sa tutta Las Palmas.
Convinci Brì a restare?
Macché, se le metto le catene quella si taglia i piedi pur di andare.
Le nottate di traversata a saziarmi di risotto della Tere e pasta al forno con le polpette della mamma. e al profumo dei tortelli di zucca tutto si ferma. ma poi anche il terzo fiammifero si spegne.
Non riesco a trovare la stelle corrispondente al pene dei Gemelli.
e tu mostragli le tette.
Quando abbiamo virato verso i Caraibi, lasciando il Gipsy Moth IV da solo a proseguire il suo sogno.
Di rhum qua c’è rimasta solo la route.
“Just ask”: la soluzione della mia vita.
Al timone non devi anticipare o contrastare l’onda, ma seguirla e correggere l’andatura man mano. un po’ come con te.
Take care, because a woman can be much colder than revenge.
“Freedom is just an other word for nothing left to lose.”
Il primo che vede Terra vince i 5kg di nutella del capitano. Bri, da quando ci sei tu sono scesi almeno a 3. ops.
Martedì 8 gennaio h 11:40, fine della traversata atlantica: welcome to St. Charles – Barbados
Rimettetemi a mollo.
2 risposte
[…] “pro” ci metto che per la prima traversata atlantica eravamo pieni di burro, ravioli in scatola e cibi francesi non meglio identificati. Questa volta, […]
[…] “pro” ci metto anche che per la prima traversata atlantica eravamo pieni di burro, ravioli in scatola e cibi francesi non meglio identificati. Questa volta, […]