about Brì

aboutbri

Ciao, io sono Brì. Brì come il formaggio.

boh. è che un giorno ho deciso che volevo partire.
e sono ancora in viaggio.

io, con le mie 7 mutande, 5 magliette e un solo pantaloncino (personalizzato con candeggina, olio di motore, fango rosso e altro non identificato). ah, e la maglia del pigiama (quella della foto, ndr).
che sono partita con i soldi della letterina di Natale.
che ho una corda al posto della cintura. cima – cazzo – cima!
che non so dove vado né perché ci vado, ma intanto cammino. o navigo, dipende.
e che non sto cercando niente così non corro il rischio di trovarlo.

che sono così pigra e ruffiana che l’about Brì l’ho fatto scrivere agli Amici, gli spicchi del mandarino che facciamo insieme.
che questa cosa della metà della mela è una fregatura, che ce n’è solo una.
e, ora che ho letto cos’hanno tirato fuori, spero che loro non mi chiedano mai di fare la stessa cosa.

 

Viva e vera come una bambina, forte e decisa come un adulto, pigra e malconcia come un pensionato. Attratta dal piccolo e intangibile, si meraviglia di alcune banalità come vedesse un grandissimo spettacolo e snobba alcune cose appariscenti da far sentire tutti gli altri dei cretini. Maschietto fuori, è capace di grande femminilità, stupenda dolcezza ed enorme sensibilità. Non ama apparire per essere più appariscente degli altri. Fa chiasso con i suoi gesti, è una woodstock ambulante. Irrequieta, molto, crede che l’amore ha l’amore come solo argomento. E vive forte. Non imita. Supera i limiti degli altri. Altrimenti muore un po’ lei. Non si lascia trascinare, al massimo si fa un pezzo di strada insieme. Ma in quel pezzo, dimenticata la gravitá, si saltella gioiosamente.Jups
LIA.
happiness is real only when shared. È passato un anno da questa verità. Tu sei felice? Io lo sono per te come tu lo sei per me. Che ti adoro te l’ho mai detto? E se scopro l’amore è sempre un po’ merito tuo. Dovrebbero istituire il corso di laurea SAPER RIDERE DI SE STESSI e fartene dono di una, honoris causa.
Io qui ti aspetto ancora, out of the church, in infradito e pantaloncini, perché credo che il piccione viaggiatore che avrebbe dovuto recapitarti l’invito al matrimonio sia stato preso di mira da un qualche cacciatore di mare.
BRIGHELLA.
sei per me la Lia di quando a 6 anni ti ho rotto il dito, appena ci siamo conosciute. Tanto per fare amicizia nel migliore dei modi.
Sei per me quella svalvolata che a 25 è partita per un viaggio oltreoceano senza biglietto di ritorno.
A dire il vero senz’anche quello di andata.
Passando per quella che a 22 si è chiusa con me in un pub e non ne è uscita fuori finché non mi ha vomitato addosso tutto quello di cui potevo essere rimproverata nei nostri… anni di conoscenza.
Sì, perché solo dopo quella birra scolata siamo diventate amiche. Ci sono voluti una quindicina d’anni di rodaggio per capire chi eravamo. E ci siamo scelte nuovamente, nonostante fossimo a conoscenza di essere entrambe due teste calde.
Non potrei immaginare la mia vita senza te.
Una parte del tuo corpo mi appartiene, per così dire, e si trova nelle vicinanze del cervello.
Chissà lì dentro che ti frulla. Bel tipetto ti definirei se ti conoscessi adesso.
Invece pensando a te riesco solo a sorridere. Non credo esista qualcuno a cui tu non sia riuscita a strappare un sorriso. Anche a quelli di cui non ricordi il nome. E sappiamo che saranno milioni di persone.
Nonostante tu abbia lasciato la tua terra e per salutare tutti ti sia concessa un mese di vacanza-viaggi-treni-abbracci e Pasionaria in giro per l’Italia, io resto qui e dal basso della mia normalità guardo a te come a un mito. Bello e impossibile da raggiungere.
Perché anche quando ci sei, tu non resti mai. E viaggi con la mente verso altri lidi e avventure di cui ancora nessuno ha avuto il coraggio di scrivere.
Robbè
Al primo incontro coi tuoi occhi ho avuto paura, ho pensato, questa mi fa la pelle, e sopratutto, perché??!!
non avevo capito ancora nulla, non ti avevo ancora incontrato.
non avevo ancora incontrato la tua saccenza, il tuo egocentrismo e la tua intelligenza tagliante che ipnotizzano e ammaliano.
poi ti ho incontrato, finalmente, i tuoi occhi, feriti ma rassicuranti, arrabbiati, straziati dalla passione per la vita, e del vivere senza risparmiarsi.
… nei sabati pomeriggio di agosto a bere vino bianco nell’afa di Milano, e ubriacarsi, ma sai che ci ho pensato? non eravamo ubriache di vino, era l’amore e l’amore oltre quello fisico che ci insegnano e ci spiegano.
con lei è amore a prescindere da tutto.
se la incontri nel tuo cammino, capirai.
sotto la pioggia o col sole cocente, lei è li, con te.
e non hai bisogno di porti alcuna domanda.
lei è come il suono dolce e malinconico del violino, poi a un certo punto il suono sale, le corde stridono, spalanchi gli occhi e ti tappi le orecchie, le corde saltano.
ecco, lei ha tutte queste variabili, sfumature… è difficile definirle, e neanche mi interessa, egoisticamente parlando, io sono felice.
tu ci sei e ci sarai sempre.
il tuo viaggio?
non c’è molto da dire, sai che sono concreta, le cose vanno come devono andare, e sopratutto se vuoi veramente una cosa, la realizzi.
e tu sei cosi.
e poi era nel tuo cammino, troppi segni a cui non dare ascolto, sarebbe stata una follia mancata non partire! lo sai anche tu!
finisco con una citazione di un film, tu li odi!!!!
“…lo rivolete veramente indietro il capitano? sì, allora dovrete portare le vele ai confini del mondo…” cit. [i Pirati dei Caraibi]
tu sei il mio Jack Sparrow.
Porterò le vele ai confini del mondo.
Noè
Da Lia sei diventata Brighella, con i tuoi strumenti e il tuo naso rosso, con il tuo non saper cucinare e le tue foto appese su quella favolosa carta da parati marrone.
Posso affermare con assoluta certezza che per quanto un genitore abbia solo da essere orgoglioso di te, non auguro a nessuno di avere figli come te, sei un costante terremoto per il cuore! Tuttavia, fortunatamente, hai avuto a che fare con persone che il cuore ce l’hanno già infartuato per altri trascorsi e – chissà perché – il tuo modo di comunicare alla fine arriva dritto nel profondo senza far troppo rumore. Una vera salvezza per la terza età!
Posso dire che nessuno era stato in grado di consolarmi con un mazzo di carte e un limoncello, posso dire che un sorriso non l’hai mai negato a nessuno.
Sei una specie di parassita, ma benefico, una piccola pulce che arriva e anziché succhiare sangue trasmette linfa, fai venire un prurito fortissimo. Con te si è costretti a cambiare perché altrimenti non te ne vai!
Posso anche assicurare che sei una crapona, che da me significa testona, testarda, testuggine… e proprio grazie a quella crapa trasmetti voglia di vivere, di reagire e cambiare il corso della propria vita.
Stai facendo della tua vita un’opera d’arte, che guarda un po’ era il tema della mia tesi alle superiori.
Hai la capacità di farti invidiare e amare in contemporanea, perché chiunque ti guardi, per quanto invidioso della tua vita, sa che le tue sono state solo scelte che ogni essere umano avrebbe potuto fare.
Tu sei il tuo sogno diventato realtà, e giuro che non potrebbe esistere al mondo creatura più bella.
La principessa Azzurra